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Newsletter 8/2013

La Convenzione di Faro

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La Convenzione (STCE n°199), che prende il nome dalla località portoghese, Faro, dove il 27 ottobre 2005 si è tenuto l’incontro, di apertura alla firma degli Stati membri del Consiglio d'Europa e all’adesione dell'Unione europea e degli Stati non membri, è entrata in vigore il 1° Giugno 2011.
La firma italiana, avvenuta il 27 febbraio 2013, a Strasburgo ha portato a 21 il numero di Stati Parti fra i 47 membri del Consiglio d’Europa, di questi, 14 l'hanno anche ratificata. Ultima nata fra le Convenzioni culturali internazionali, muove dal concetto che la conoscenza e l’uso dell'eredità culturale rientrano fra i diritti dell’individuo a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità e a godere delle arti sancito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Parigi 1948) e garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (Parigi 1966).
La Convenzione non si sovrappone agli strumenti internazionali esistenti ma li integra, chiamando le popolazioni a svolgere un ruolo attivo nel riconoscimento dei valori dell’eredità culturale, e invitando gli Stati a promuovere un processo di valorizzazione partecipativo, fondato sulla sinergia fra pubbliche istituzioni, cittadini privati, associazioni, soggetti che la Convenzione all’art. 2 definisce “comunità di eredità”, costituite da “insiemi di persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici dell’eredità culturale, che desiderano, nell’ambito di un’azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future”. La Convenzione accorda le politiche di valorizzazione europee su uno spartito che tiene conto dei processi in atto di democratizzazione della cultura e di open government, poiché vede nella partecipazione dei cittadini e delle comunità la chiave per accrescere in Europa la consapevolezza del valore del patrimonio culturale e il suo contributo al benessere e alla qualità della vita.

Per approfondimenti:

Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società

The value of cultural Heritage for society

Ufficio Studi MiBAC Pubblicazione a cura dell'Ufficio Studi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Direttore responsabile: Gianni Bonazzi.
Redazione newsletter: Silvana Carmen Di Marco e Stefania Properzi.



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