Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ufficio Patrimonio Mondiale Unesco, ha recentemente proposto una serie di linee guida e un modello di architettura di sito web per i contesti italiani dichiarati Patrimonio dell’Umanità, da applicare a siti web già esistenti o a siti web da realizzare ex novo, con l’obiettivo di valorizzare il singolo contesto (città, luogo, monumento ecc.) in relazione al suo essere patrimonio Unesco e creare omogeneità dell’informazione.
L’iniziativa, frutto di una attività di benchmarking sui siti web relativi a contesti italiani e di altri paesi europei, dichiarati Patrimonio dell'Umanità, ha portato ad un’analisi dei siti web istituzionali già esistenti, al fine di verificare se e in che modo venisse dato risalto al riconoscimento Unesco. I risultati hanno presentato un panorama disomogeneo e spesso lacunoso, anche per quanto riguarda il corretto utilizzo del logo “World Heritage - Patrimonio Mondiale” e la sua associazione al logo Unesco, così come indicato nelle “Linee Guida e Autorizzazioni d’Uso” dell’Unesco (http://whc.unesco.org/en/emblem/).
Le linee guida suddette sono state riversate in un sito web, realizzato utilizzando il CMS open source Museo & WEB, distribuito gratuitamente dal MiBAC, tramite l'Osservatorio Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali (OTEBAC), a chiunque ne faccia richiesta. Tutti i siti italiani dichiarati Patrimonio dell'Umanità lo possono quindi utilizzare, adattandolo o personalizzandolo secondo le proprie esigenze. Il modello, oltre a proporre un corretto utilizzo del logo, definisce un’architettura delle informazioni, sostanzialmente suddivisa in due sezioni:
L’iniziativa, frutto di una attività di benchmarking sui siti web relativi a contesti italiani e di altri paesi europei, dichiarati Patrimonio dell'Umanità, ha portato ad un’analisi dei siti web istituzionali già esistenti, al fine di verificare se e in che modo venisse dato risalto al riconoscimento Unesco. I risultati hanno presentato un panorama disomogeneo e spesso lacunoso, anche per quanto riguarda il corretto utilizzo del logo “World Heritage - Patrimonio Mondiale” e la sua associazione al logo Unesco, così come indicato nelle “Linee Guida e Autorizzazioni d’Uso” dell’Unesco (http://whc.unesco.org/en/emblem/).
Le linee guida suddette sono state riversate in un sito web, realizzato utilizzando il CMS open source Museo & WEB, distribuito gratuitamente dal MiBAC, tramite l'Osservatorio Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali (OTEBAC), a chiunque ne faccia richiesta. Tutti i siti italiani dichiarati Patrimonio dell'Umanità lo possono quindi utilizzare, adattandolo o personalizzandolo secondo le proprie esigenze. Il modello, oltre a proporre un corretto utilizzo del logo, definisce un’architettura delle informazioni, sostanzialmente suddivisa in due sezioni:
- la prima sezione include una serie di pagine web generali, dedicate al Patrimonio Unesco (una breve descrizione dell’Unesco in quanto istituzione; il Patrimonio Mondiale e il Comitato che lo gestisce; la Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale, adottata dalla Conferenza Generale dell'Unesco il 16 novembre 1972; le Linee Guida redatte dal World Heritage Center per l’implementazione della Convenzione per la protezione del Patrimonio Mondiale; la Lista del Patrimonio Italiano Unesco; le norme per l’utilizzo del logo). Seguono alcune pagine dedicate alle specifiche del sito Unesco titolare del sito web (la Dichiarazione di Valore Universale; l’elenco dei criteri in base ai quali il sito è stato iscritto nella Lista del Patrimonio; la scheda descrittiva; il dossier di candidatura; il perimetro del sito e la sua collocazione geografica; i contatti dell’Ufficio responsabile della gestione del sito Unesco; il Piano di Gestione in cui viene descritto in che modo l’eccezionale valore del sito sarà tutelato; la descrizione dei progetti previsti nel Piano di Gestione, in fase di studio, analisi o realizzazione);
- la seconda sezione, personalizzabile in base alle caratteristiche del sito Unesco, include numerosi suggerimenti per realizzare pagine dedicate a metterne in luce le peculiarità turistico-culturali-naturalistiche attraverso schede informative, itinerari turistico-culturali, approfondimenti tematici, strumenti didattici, risorse digitali, eventi e notizie ecc..
La redazione del sito web dedicato alle “Necropoli etrusche di Cerveteri e di Tarquinia”, dichiarate Patrimonio dell’Umanità nel 2004, è stata affidata, su iniziativa del Comune di Cerveteri, all’Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico (ISCIMA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Per quanto concerne in modo specifico Cerveteri, si sta oggi procedendo ad inserire i dati relativi alla necropoli della Banditaccia, per la cui presentazione è stata prevista una serie di pagine, che consente all’utente di documentarsi sulle diverse fasi di vita della città: -
Il sito prevede infine una sezione dedicata più specificamente alla valorizzazione e alla promozione del turismo culturale, attraverso informazioni, contenuti didattici, news ed eventi e pagine dedicate a categorie di utenti specializzati.
Per quanto concerne in modo specifico Cerveteri, si sta oggi procedendo ad inserire i dati relativi alla necropoli della Banditaccia, per la cui presentazione è stata prevista una serie di pagine, che consente all’utente di documentarsi sulle diverse fasi di vita della città: -
- Il territorio (Localizzazione, Ambiente, Viabilità);
- La città (Localizzazione, Storia, Scavi, Pianoro urbano, Mura e porte, Santuari);
- Le necropoli (Localizzazione, Scavi, Architettura funeraria);
- La necropoli della Banditaccia (Visita, Itinerari, Informazioni, Servizi);
- Il Museo (Castello, Esposizione, Informazioni).
Il sito prevede infine una sezione dedicata più specificamente alla valorizzazione e alla promozione del turismo culturale, attraverso informazioni, contenuti didattici, news ed eventi e pagine dedicate a categorie di utenti specializzati.